L’onomastica è la scienza che studia l’origine (etimologia) di un nome o di un cognome.
Con un’accurata ricerca bibliografica, è possibile scoprire il significato etimologico del cognome o “casato“, ovvero del nome della famiglia che ne identifica tutti i discendenti, le trasformazioni linguistiche e grafiche da esso subite, le zone di origine e quelle dove successivamente si è diffuso. Per tale motivo ogni ricerca per ricostruire la storia e la genealogia di una famiglia, o determinare l’esistenza di un suo stemma documentato, deve partire proprio dallo studio e dall’analisi dei vari rami che sono stati contraddistinti da quel cognome, nella sua forma originaria od in una delle sue forme alterate e derivate.
Vengono quindi illustrati i rami familiari che hanno lasciato una qualche traccia nelle cronache dei vari luoghi in cui vissero, e si mettono in luce i personaggi più notevoli che portarono il cognome oggetto dello studio, i mestieri e le professioni esercitate ed i titoli accademici, onorifici o nobiliari eventualmente ottenuti.
Ricerchiamo l’origine del tuo cognome offrendo servizi di correzione o aggiunta
Nel servizio Origine, significato e storia del cognome, il sommario delle notizie rintracciate è presentato in una relazione documentata con la citazione delle fonti di estrazione e la bibliografia consultata e, se esiste uno stemma storicamente documentato, ne viene riportata la descrizione (blasonatura).
Nella Storia documentata del cognome, la relazione sulla ricerca svolta è arricchita dalla fotocopia di ogni singola fonte bibliografica contenente notizie sul cognome e sui più illustri personaggi che ne furono contraddistinti. Lo stemma storicamente documentato, se esiste, viene riprodotto a colori, assieme a tutta la documentazione, in un volumetto rilegato.
Effettuiamo inoltre servizi di consulenza e documentazione per Correzione o aggiunta di cognome.
La legge, come precisato nel D.P.R. 54 del 2012, prevede la possibilità per il cittadino di cambiare il proprio cognome o aggiungere allo stesso un altro cognome. La richiesta deve indicare validi motivi ed essere accompagnata dalla opportuna documentazione a sostegno di essi.
Alcune sentenze hanno accolto il principio che ragioni affettive e sentimentali sono sufficienti per motivare la richiesta. Nonostante ciò, non essendo affatto definiti i “validi motivi”, essi vanno studiati attentamente caso per caso.
Grazie alla nostra esperienza, siamo in grado di formulare le istanze individuando le più adatte motivazioni, evitando quelle controproducenti, e raccogliendo la documentazione anagrafica necessaria. Forniamo quindi agli interessati un pacchetto chiavi in mano che dovranno semplicemente presentare alla Prefettura competente per territorio.
In tal modo, le pratiche da noi istruite fino ad ora sono state accolte positivamente nella totalità dei casi.
L’evoluzione del cognome dall’epoca romana ai giorni d’oggi
L’origine etimologica del vocabolo “cognome” deriva dal latino “cognomen“, composto di “cum” e “nomen”. Infatti, già in epoca repubblicana, tutti i Romani liberi usavano tre nomi.
- Il primo, il “praenomen“, era il nome proprio della persona e veniva imposto nel nono giorno dalla nascita, detto “dies nominalis”
- Il secondo, il “nomen“, indicava la “gens” ed era il medesimo per tutti gli appartenenti ad essa.
- Il terzo, il “cognomen“, sottolineava una caratteristica fisica o morale oppure il luogo di provenienza e, divenuto col tempo ereditario, designò la “familia” di appartenenza, cioè uno dei rami, patrizi o plebei, in cui si era suddivisa la “gens” originaria.
L’uso del cognome latino cessò con il progressivo decadimento politico, culturale e sociale determinato dalla caduta dell’Impero Romano di Occidente (476 d.C.).
Esso fu soppiantato da quello del solo nome personale di battesimo, così come, nella vita sociale e politica, i vecchi organismi amministrativi imperiali, con la definitiva affermazione del Cristianesimo, furono sostituiti gradualmente da quelli della Chiesa.
Il cognome moderno cominciò a nascere tra il IX ed il X secolo poiché il sorgere di un nuovo ordinamento sociale e civile e la crescita dei grandi centri urbani resero indispensabile distinguere i vari individui aventi lo stesso nome personale.
Nei secoli successivi, ed in special modo con il Rinascimento, l’uso del cognome si diffuse sempre più, parallelamente allo sviluppo politico, culturale ed economico della società.
Infine, con tempi e con modi diversi, il cognome divenne ereditario e fu reso obbligatorio per legge.
Nel corso dei secoli il cognome ha potuto subire successive trasformazioni e la forma attuale può essere perciò anche notevolmente diversa da quella primitiva.
Ciò può essere accaduto a causa di fenomeni linguistici e fonetici come la “aferesi” (soppressione di una o più lettere iniziali), la “lenizione” (trasformazione di una consonante sorda in una sonora), il “rotacismo” (trasformazione di una consonante in “r”), la “sincope” (soppressione di una o più lettere interne) ed altri.
Banali errori di trascrizione, influenze dialettali ed anche modificazioni volontarie, possono avere ulteriormente complicato questo lento processo di trasformazione che, a volte, è assai difficile ricostruire in senso inverso.
Le tipologie di cognome
Da dove derivano, le tipologie ed il loro significato
Per quanto riguarda la loro radice ed il loro significato, i cognomi italiani possono essere schematicamente suddivisi nelle seguenti categorie:
Etnici e toponimi: Indicano il nome della località di origine, o di provenienza, della famiglia o di un singolo individuo. (Genovesi, Spagnolo, Mantovani, ecc.).
Da nomi propri personali di varia tradizione, tra cui patronimici e matronimici: Questi cognomi hanno alla loro base il nome di battesimo di un antenato, passato poi ad identificare, come cognome, tutti i suoi discendenti (Nanni, Menichini, Franceschini, ecc.). Tra questi, i cognomi patronimici e matronimici indicano il nome personale del padre o della madre (Di Giulio, De Martino, Di Maria, Lo Monaco, La Franca, ecc.).
Da nomi a carattere augurale, scaramantico e di trovatelli: Sono i cognomi formati da nomi, in genere sorti nel Medio Evo, che esprimono, per il nuovo nato, un augurio, un ringraziamento o uno scongiuro (Benvenuti, Bonaventura, Nascimbene, ecc.). Alcuni di questi cognomi venivano dati ai trovatelli (Diotaiuti, Diotallevi, Sperindio, ecc.).
Da soprannomi: Sono i cognomi derivati da soprannomi che indicano, con intento ironico, scherzoso, o anche spregiativo, alcune caratteristiche fisiche, intellettuali, caratteriali, o comportamentali (Rossi, Grassi, Gobbi, Astuti, Bruschi, ecc.), oppure alludono ad azioni o fatti occasionali (Fumagalli, Pappalardo, Caccialupi, ecc. ).
Da mestieri, professioni, titoli o condizioni: Sono formati o derivati da aggettivi che indicano il mestiere, la professione (Ferrari, Barbieri, Medici, Giudice, ecc.), la carica, l’ufficio, il titolo, o il grado sociale, militare o religioso (Confalonieri, Vassallo, Capitani, Cardinali, Piscopi, Preti, ecc.) della famiglia o dell’individuo.
Da nomi classici, storici o letterari: Sono formati da nomi in gran parte di tradizione latina o greca (Ercoli, Ottaviani, Virgili, Achilli, Polidori, Tolomei, ecc.), o francese epico-cavalleresca (Lancellotti, Rinaldi, Paladini, ecc.). Questi nomi sorsero tra Medio Evo e Rinascimento, prima nei ceti sociali elevati ma, successivamente, si diffusero anche in ambiente popolare.