Araldica, genealogia e nobiltà
L’araldica è la scienza che studia gli stemmi di famiglie o di enti, la loro origine, la loro descrizione (blasonatura) e la simbologia delle varie figure che li compongono. Gli araldisti, a partire dal XV secolo, hanno compilato numerose raccolte – manoscritte o a stampa – di stemmi miniati o “blasonati” (cioè descritti con il linguaggio araldico), detti appunto blasonari, stemmari o armorari.
Grazie a queste opere, conservate in archivi e biblioteche private e pubbliche, siamo in grado di ritrovare lo stemma di una famiglia, che può essere di tipo “gentilizio“, “di cittadinanza“, o “borghese“. Lo stemma araldico è, accanto al cognome, un altro importante elemento di identificazione della famiglia. Esso è il suo emblema, il suo cognome illustrato e, quando richiama graficamente il cognome stesso, e detto “parlante”. Alcune famiglie possono avere tratto il loro cognome proprio dallo stemma usato. Una volta provato che lo stemma esiste ed è documentato, grazie alla nostra ricca collezione araldica, ne possiamo eseguire una corretta riproduzione a colori, stampata o finemente miniata a mano, in vari formati anche digitali.
Anche una famiglia che non ha uno stemma storicamente documentato può averne uno nuovo, appositamente creato per lei.
Possiamo realizzare, secondo le più rigorose norme araldiche, uno stemma borghese “ex novo” e registrarlo, a uso esclusivo della Sua famiglia, nel Registro Araldico Genealogico Nazionale da noi tenuto, che ne rilascerà certificazione.
Araldica: un po’ di chiarezza su cosa sia e su cosa si concentri la ricerca araldica
L’Araldica studia esclusivamente gli stemmi, detti anche blasoni, e gli elementi grafici e ornamentali che li compongono dandone la cosiddetta “blasonatura” cioè la descrizione delle forme e dei colori con termini araldici.
Anche sul web si trovano ormai facilmente numerosi “blasonari” che mostrano una gran quantità di stemmi di famiglie italiane. Nella quasi totalità, questi stemmi sono di tipo gentilizio, quindi di famiglie che hanno goduto, almeno in passato, di una qualche forma di nobiltà, e chi vi trova uno stemma legato al proprio cognome è portato a credere che esso sia lo stemma della sua famiglia e che, quindi, la sua famiglia abbia un passato più o meno illustre e abbia diritto ad un titolo nobiliare.
Ma la realtà è ben diversa perché non è assolutamente vero che tutte le famiglie contraddistinte dallo stesso cognome hanno la stessa origine e la stessa storia. Un cognome, infatti, soprattutto se con un alto grado di diffusione a livello nazionale, può essere sorto con varie motivazioni e in modo del tutto indipendente, in epoche e località assai diverse.
In conclusione, non si può attribuire lo stemma di una famiglia storicamente documentata a tutti coloro che hanno lo stesso cognome o, ancor peggio come talvolta accade, un cognome simile o assonante, considerando lo stemma come una prova di nobiltà. Nella grande maggioranza dei casi si può solo affermare che per un dato cognome esiste uno stemma documentato.
Per comprovare che si ha diritto all’uso di uno stemma nobiliare, e a tutte le prerogative ad esso connesse, bisogna entrare nel campo della Genealogia cioè della disciplina ausiliaria della storia che studia e precisa l’ascendenza di una famiglia dalle origini più remote fino ai nostri giorni.
Solo la ricostruzione dell’albero genealogico, basata sulle registrazioni di nascita, matrimonio e morte dei singoli ascendenti, può dimostrare in modo inoppugnabile che l’attuale rappresentante di una famiglia discende da un antenato che, in una certa epoca passata, ha avuto un riconoscimento della sua nobiltà e dello stemma.
Ma l’importanza e il valore di un albero genealogico non dipende certo dall’esistenza di un titolo nobiliare. Anche le famiglie di origine borghese, artigiana o contadina hanno avuto una storia degna di essere conosciuta e la genealogia ne rivela i molteplici aspetti mettendo in luce le località di origine e i cambiamenti di residenza, le professioni e i mestieri esercitati e le parentele con altre famiglie. Inoltre, possono emergere informazioni di carattere genetico come l’incidenza di parti gemellari e la durata media della vita nel succedersi delle varie generazioni.