Ci piace segnalare questa interessantissima opera di Antonio Rodinò di Miglione, Presidente della Fondazione Camillo Caetrani.
Tra due poli – la Storia, quella vera, con la S maiuscola, e le storie familiari e locali – si snodano le vicende della famiglia Rodinò, per poco meno di 500 anni, da San Giorgio e poi Polistena in Calabria a Napoli e a Roma, incrociando la storia del Regno di Napoli poi del Regno d’Italia e infine della Repubblica. Un itinerario tra vicende familiari e storia politica, economica, sociale del Mezzogiorno d’Italia e dell’Italia unita.
Il volume, edito da Palombi Editori di Roma, è corredato di 23 illustrazioni nel testo e di 19 tavole a colori fuori testo.
Disponibile on line presso l’editore (http://www.palombieditori.it/detail. php?book=1597&vetrina=venduti) e le librerie IBS.it, Feltrinelli, Mondadori Store, Hoepli.it; e presso la cartolibreria Niglia di Polistena (RC).
Dopo un accenno alla ‘mitologia di famiglia’, alla storia del nome, e alle prime testimonianze accertate, vi è un primo incontro tra i due poli, con fra’ Vincenzo Rodinò (n. 1577), compagno di Tommaso Campanella; poi, dopo un periodo di due secoli in cui le poche notizie sugli esponenti della famiglia fanno da filo conduttore a notizie – alcune di prima mano – sul contorno in cui essa vive, troviamo Giovan Francesco (1787-1844) poeta arcade e amministratore pubblico; Luigi (1811-1880) pari del Regno nel 1848 e fedelissimo dei Borboni ed il figlio Giovan Francesco (1836-1907), tra i capi del legittimismo ma anche dell’impegno sociale dei cattolici napoletani; per continuare con Giulio (1875-1946), tra i fondatori del Partito popolare, parlamentare e ministro, e i suoi figli tra cui spicca Marcello (1906-1994), amministratore della Rai e fondatore di Telespazio; e con l’impegno in campo sindacale agricolo di Marino (1884-1960) presidente della Confagricoltura all’epoca della riforma agraria.
In un altro ramo, presente a Catanzaro e poi a Napoli e infine a Venezia, troviamo invece, Gaetano (1775-1847), protagonista della Repubblica napoletana del 1799 e dei moti rivoluzionari; Raffaele ((1787-1824), attivo tra le vicende meno note dei primi decenni del secolo; e Leopoldo (1810-1882) letterato e filantropo nella Napoli dell’800.
Segue, dopo alcune notizie su altri Rodinò presenti a Polistena, più o meno collegati con la famiglia oggetto del volume (Rodinò Toscano, Rodinò Sangiorgello, Rodinò Condomitti e Rodinò Pititto), un breve capitolo dedicato alla famiglia Rodino di Reggio, di cui si dubita vi siano collegamenti con quella di Polistena; famiglia quest’ultima già nota ma di cui si aggiungono alcune notizie ricavate dall’Archivio di Vienna.
Un capitolo infine sulle notizie araldiche, conclude l’excursus storico, cui fan seguito gli apparati (registrazioni tratte dai libri parrocchiali, tavole genealogiche, bibliografia ed indice dei nomi di persona), per un totale di circa 700 pagine.